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Medien tragen eine grosse Verantwortung, wie sie über Gewalt an Frauen und Femizide berichten und sie darstellen. Tun sie es sorgfältig, ist das bereits Prävention.
Berichterstattung bei Gewalt an Frauen und Femiziden ist noch immer häufig täterfokussiert, d.h. eher aus der Perspektive eines Täters als eines Opfers oder den Hinterbliebenen verfasst. Das gilt auch für die Bilderwahl. Gewalt an Frauen ist in unserer Gesellschaft allgegenwärtig. Es ist fahrlässig, sie mit Bildern darstellen zu wollen. 

Aus diesem Grund haben wir einen Leitfaden für eine achtsame Berichterstattung erstellt, die Medien dabei helfen soll, auf einen Täterfokus zu verzichten und damit einen wichtigen Beitrag dazu zu leisten, zukünftige Taten zu vermeiden.  

Zudem haben wir in Zusammenarbeit mit der Fotografin Franziska Willimann ein Portfolio mit Bildern erstellt, die wir Medien kostenlos zur Verfügung stellen. Wenn Medien auf die Bebilderung ihrer Artikel angewiesen sind, sollen es immerhin solche sein, die weder gewaltbetroffene Frauen und Hinterbliebene (re-)traumatisieren noch potentielle Gewalttäter in ihrer Entscheidung für die Gewalt beeinflussen können. Das bedeutet auch: keine direkte Darstellung von Gewalt.

Les médias ont une grande responsabilité dans la manière dont ils rendent compte et décrivent la violence contre les femmes et les féminicides.

C'est pourquoi nous avons élaboré un guide pour aider à la rédaction d’un reportage sensible et respectueux. Il invite les médias à ne pas se focaliser sur l'auteur des faits et contribue ainsi de manière importante à éviter de futurs actes.

Cela vaut également pour le choix des représentations visuelles. En coopération avec la photographe Franziska Willimann, nous avons créé un portfolio d'images mis gratuitement à disposition des médias. Si une image doit accompagner l’article, il faut qu’elle soit exempte de représentations de violence. Cela permet d’éviter un traumatisme aux proches des victimes et d’influcencer de potentiels criminels.

I media hanno una grande responsabilità nel modo in cui riferiscono e ritraggono la violenza contro le donne e i femminicidi. Se lo fanno con attenzione, è già prevenzione.

Le denunce di violenza contro le donne sono ancora troppo spesso incentrate sull’autore del reato. Viene dunque descritto il punto di vista di un colpevole, piuttosto che quello della vittima o dei parenti sopravvissuti. Questo vale anche per la scelta delle immagini. La violenza contro le donne è onnipresente nella nostra società ed è da negligenti cercare di ritrarla attraverso le immagini.

Per questo motivo abbiamo elaborato una linea guida per un'informazione consapevole, in modo tale da aiutare i media a non concentrarsi sull'autore del reato. In questo modo si cerca anche di evitare possibili violenze future.

Inoltre, in collaborazione con la fotografa Franziska Willimann, abbiamo creato un portfolio di immagini che mettiamo a disposizione dei media in maniera gratuita. Se i media hanno bisogno delle immagini da accompagnare ai loro articoli, dovrebbe almeno essere immagini che non sono volte a re-traumatizzare le donne e i parenti sopravvissuti, né a influenzare potenziali autori a commettere a loro volta un crimine. Questo comporta anche: nessuna rappresentazione diretta della violenza.

Royalty free images.
Credits: Stopfemizid.ch/Franziska Willimann